Documenti elettronici: la norma che definisce uno standard universale

La norma tecnica UNI CEI ISO / IEC 26300 rappresenta il capitolo finale di un lungo percorso che ha portato per la prima volta alla definizione, in ambito normativo, di uno standard universale per i documenti elettronici, svincolandoli dalla applicazione che li ha generati: si tratta del formato OpenDocument (ODF).

Ad oggi la gran parte dei documenti gestiti con il computer sono generati da software commerciali, ognuno dei quali possiede un proprio formato proprietario. Ciò comporta che, per poter leggere o modificare i file, l'utente deve avere a disposizione lo stesso programma che faccia da filtro per la visualizzazione.

 

Il formato OpenDocument, basato sul linguaggio XML, permette di superare questi vincoli in quanto è uno standard aperto, libero pertanto da restrizioni tecniche e da diritti d'autore del produttore.

L'adozione di questo modello fa si che le informazioni contenute nei file OpenDocument siano accessibili a prescindere dai sistemi operativi, dai programmi e dalle tecnologie utilizzati dagli utenti. Chiunque può usare i file ODF su qualsiasi piattaforma in qualsiasi momento.

Il formato OpenDocument è particolarmente utile in quei settori come per esempio la Pubblica Amministrazione in cui sono necessari la massima interoperabilità tra sistemi informatici eterogenei e la garanzia di lettura e modifica dei documenti.